Brevettabilità della IA negli Stati Uniti: il caso Singular vs. Google

Commentiamo un articolo di ai-frey che riporta di un interessante contenzioso brevettuale negli Stati Uniti afferente al settore dell’informatica, con probabili ricadute anche sulla cosiddetta “intelligenza artificiale” (IA) [1].

Nel 2009 l’informatico statunitense Joseph Bates, dopo aver constatato che le applicazioni informatiche richiedevano un numero rapidamente crescente di operazioni matematiche in virgola mobile, con conseguente aumento della potenza di calcolo, dei tempi di elaborazione e delle potenze assorbite, resosi conto che in molti casi la precisione di calcolo non è determinante, ebbe l’intuizione di realizzare un’architettura (“chipset”) configurata per consentire l’esecuzione di un elevato numero di operazioni con una limitata precisione ma con una velocità molte volte superiore alle architetture dei chip in uso fino ad allora.

La nuova architettura avrebbe permesso di ridurre drasticamente i tempi di elaborazione e l’assorbimento di energia in applicazioni implicanti un numero elevato di calcoli in virgola mobile.

Bates ritenne di tutelare la sua invenzione depositando, dal 2009, alcune domande di brevetto a nome della sua società Singular Computing LLC. Le domande arrivarono a concessione negli Stati Uniti ed in diversi altri paesi, mentre è tutt’ora pendente una domanda di brevetto europeo il cui destino sembra piuttosto incerto.

Nel frattempo comparve la IA che parve a Bates un’ottima applicazione dei suoi brevetti, dato che essa implica un numero enorme di calcoli la cui precisione non è determinante per il risultato finale. In effetti, nel 2017 Bates cercò un accordo con Google per applicare la sua invenzione all’omonimo traduttore. Evidentemente, l’accordo non venne raggiunto, tant’è che nel 2019 Bates iniziò alcune cause negli Stati Uniti asserendo che Google utilizzasse la sua invenzione nei chip dei suoi centri di calcolo.

Google si è difesa dalle accuse sostenendo che i brevetti sarebbero invalidi in quanto riguarderebbero un’idea astratta che, secondo la prassi statunitense, è esclusa dalla brevettabilità. Tuttavia, i giudici del primo grado non hanno completamente aderito a questa tesi, anche perché l’invenzione di Bates non riguarda propriamente la IA, bensì un’architettura.

Il 24/01/2024 si è svolta un’udienza durante la quale le parti hanno chiesto al giudice di sospendere il procedimento in virtù di un accordo che esse avrebbero stipulato. Sebbene i dettagli dell’accordo non siano noti, basandosi sui documenti di causa l’autore dell’articolo citato ritiene probabile che l’accordo preveda una cifra dell’ordine del miliardo di dollari.

Data l’interruzione del procedimento non ci sarà alcuna decisione del tribunale federale e, quindi, non sapremo se una tale invenzione sia o meno da ritenersi “astratta” e, quindi, brevettabile negli Stati Uniti.

Tuttavia, in tale Paese è in corso un dibattito sull’opportunità di ampliare il campo di brevettabilità dei programmi per elaboratore, dopo che tale campo è stato notevolmente ridotto nel 2014 a seguito della celebre sentenza “Alice[2]. Se questo ampliamento avrà luogo, è lecito attendersi un aumento del contenzioso brevettuale concernente la IA negli Stati Uniti.

La fase europea

Come detto, Singular ha depositato anche una domanda europea. Si tratta della domanda EP 3410291, che è una divisionale della precedente domanda EP 2443551, la quale è stata rifiutata in appello a seguito di obiezioni di chiarezza e di insufficiente descrizione.

La divisionale EP’291 è attualmente in fase di esame; al deposito comprendeva 14 rivendicazioni, di cui la n. 1 è indipendente ed è la seguente:

1. A computing system comprising:

at least one host adapted to control the operation of a plurality of processing elements; and

the plurality of processing elements, wherein each of the plurality of processing elements is adapted to execute a first operation, which is an arithmetic operation of multiplication, division, addition, or subtraction on a first input signal representing a first numerical value and a second numerical value to produce a first output signal representing a third numerical value, and

wherein the dynamic range of the possible valid inputs to the first operation is at least as wide as from 1/65,000 through 65,000 and,

wherein each of the plurality of processing elements is adapted to execute the first operation such that for some X ⟩= 5% of the possible valid inputs to the first operation, for each of those inputs V, the statistical mean of the numerical values output over repeated execution of the first operation on V differs by at least Y=.05% from the result of an exact mathematical calculation of the same first operation on the numerical values of the same input V;

wherein the number of the plurality of processing elements in the computing system exceeds the non-negative integer number of second processing elements in the device adapted to execute at least the operation of multiplication on floating point numbers that are at least 32 bits wide.

A giudicare dal fascicolo consultabile sul portale dell’UEB, l’esaminatore non sembra intenzionato a concedere un brevetto, nonostante sostanziali modifiche alle rivendicazioni: le obiezioni riguardano principalmente la chiarezza delle rivendicazioni (art. 84 CBE) e l’aggiunta di materia rispetto alla domanda padre EP’551 (art. 76 CBE).

La decisione della divisione d’esame è prevista per il prossimo mese di Marzo 2024.

NOTE

[1] Usiamo il termine “cosiddetta” perché riteniamo del tutto improprio attribuire qualsiasi “intelligenza” ad un programma per elaboratore, per quanto sofisticato.

[2] Alice Corp. v. CLS Bank Int’l, 573 U.S. 208 (2014) – https://supreme.justia.com/cases/federal/us/573/208/.

Ultimo aggiornamento: 25/01/2024